Earth Stations Many Hands

Le Earth Stations Many Hands sono state preparate per la mostra omonima presentata da AMDL CIRCLE al Fuorisalone 2019. Al loro interno lo spazio è ampio, generoso. Spazio e luce funzionano da separatori delle aree funzionali poiché ci sono pochi muri, leggeri, mobili e flessibili. Nella maggior parte dei casi le divisioni sono realizzate con filtri, maglie tessili, doppie pelli di tessuto, legno, vetro, metallo, pietra: frange di diversa natura che pendono dal soffitto, separando alla vista senza interrompere lo spazio, che si riesce a percepire in tutta la sua estensione guardando il pavimento.
L’architettura contemporanea è costruita industrialmente e molte parti sono prefabbricate: in questo modo si perde totalmente la qualità manuale delle antiche fabbriche, vere e proprie imprese eroiche di un passato in cui si costruiva con la partecipazione di molte persone, molte menti, molte mani, e si realizzavano edifici che ancora oggi sfidano il tempo con i loro muri e le loro storie secolari. Nella collaborazione continua tra mente e mano sta tutto il senso di Many Hands, concetto con cui affrontiamo il tema dell’artigianato usando i criteri delle Earth Stations, definendo dunque una serie di visioni architettoniche monumentali dedicate all’uomo e alle sue mani. Sono edifici fatti a mano con materiali e tecniche tipici delle cinque regioni climatiche in cui è suddiviso il mondo abitato: clima tropicale (Bamboo Station), polare (Clay Station), continentale (Log Station), desertico (Clay Station) e temperato (Terracotta Station). Per ogni clima è stata progettata una Earth Station, concepita come luogo in cui raccogliere, dimostrare e sperimentare tutte le tecniche artigianali locali: dalla costruzione di oggetti alla preparazione di cibi con ricette locali.